Un percorso che offre al visitatore l’esperienza dell’artista nel carcere di Bollate per fare ritratti senza sbarre, senza celle, chiedendo alle detenute di esprimersi come volessero, attraverso dichiarazioni disegni o altro, con il racconto della loro maturazione fuori e dentro il carcere e cosa ha provocato in loro questa esperienza, sottolineando il loro percorso personale interiore. Interviste, canzoni, disegni e parole, tra una fotografia e l’altra, stimoleranno il pubblico a interrogarsi su più fronti.
L’allestimento dell’esposizione è caratterizzato da un vero e proprio tunnel, suddiviso in descrizioni e fotografie legate alle emozioni suscitate, con una base musicale volta ad enfatizzare l’aspetto emozionale dell’installazione, coinvolgendo ciascuno interiormente, oltre la semplice osservazione di un’immagine.
Tutto il materiale e le fotografie raccolte non potevano trovare spazio in una mostra, la raccolta integrale è presente nel libro PER VOCE SOLA.