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Una notte un museo

UNA NOTTE UN MUSEO

La scoperta e la riscoperta dei luoghi della cultura attraverso esperienze multisensoriali

Un Museo e il suo capolavoro dal buio alla luce, il territorio che li ospita e le visite multisensoriali sono i tasselli della seconda edizione di Una notte, un Museo, progetto ideato e promosso da Fondazione Provincia di Brescia Eventi e Provincia di Brescia con l’intento di far riscoprire Brescia e la sua provincia attraverso la cultura e le opere d’arte rappresentative dei suoi musei. Dopo il primo coinvolgimento nel 2022 di sette realtà museali – il Museo Camuno di Breno, la Collezione Paolo VI – Arte contemporanea di Concesio, la Casa Museo Zani della Fondazione Paolo e Carolina Zani, il Museo Lechi di Montichiari, il MuSa di Salò, il MAVS – Museo archeologico della Valle Sabbia e il Museo Diocesano di Brescia- con la realizzazione di sette video in notturna per raccontare le sedi e i loro territori di riferimento, l’iniziativa si presenta in una nuova veste, ampliata.

Oltre allo storytelling multimediale (firmato da A+B e Fotofficina) che invita il pubblico, attraverso la voce narrante dell’attore bresciano Luciano Bertoli, a seguire un visitatore notturno all’interno di ciascun museo, riscoprendo alla luce di una torcia il capolavoro maggiormente rappresentativo, il riconoscimento dell’AVVISO UNICO 2024 di Regione Lombardia (Ambito A – Bando a Sostegno di Progetti di Promozione Educativa Culturale) ha permesso di ampliare il progetto con un piano esperienziale prevedendo sette differenti serate con visite guidate sensoriali. Il progetto nasce dalla collaborazione con UICI Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ETS Sezione Brescia, Arte con Noi e sette nuove realtà museali: il Museo delle Armi e Tradizione Armiera di Gardone Val Trompia per la Valle Trompia; l’Eco Museo Valvestino e l’Osservatorio Astronomico di Cima Rest, in Valvestino; il Museo civico di Manerbio e del territorio per la Pianura Bresciana; il Museo Martino Dolci nel quartiere San Polo del capoluogo bresciano; il musil – Museo dell’Industria e del Lavoro di Rodengo Saiano per Sebino-Franciacorta; il musil – Museo dell’energia idroelettrica di Valle Camonica a Cedegolo e il Museo il Divino Infante di Gardone Riviera per l’area lacustre gardesana. Dall’essere prima semplici spettatori del video promozionale, nel corso delle serate dedicate i visitatori potranno vivere in prima persona, attraverso due turni, uno alle 19:30 e uno alle 20:30, la visita dei musei, attraverso un percorso multisensoriale, con delle bende sugli occhi, per riscoprire in modo alternativo, oggetti e opere custoditi. I capolavori da scoprire attraverso il tatto e il puro ascolto, attraverso tasselli, componenti, materiali di riferimento, attrezzi di lavoro e tavole tattili, saranno la Tomba del Guerriero per il Museo Civico di Manerbio, il percorso interattivo legato alle turbine nel musil di Cedegolo, l’arte del cinema nel musil di Rodengo Saiano, le testimonianze della vita della comunità agricola di Magasa nel Museo Etnografico di Cima Rest, un fucile del 1600 per il Museo delle Armi di Gardone Valtrompia, la tela “Brescia, neve in stazione” tra i dipinti di Martino Dolci nell’omonimo museo, e il Piccolo Re del XVIII secolo per il Museo Il Divino Infante di Gardone Riviera. Varcato l’ingresso, linea di confine fra la luce e il buio, il pubblico, prima della visita “tradizionale”, si troverà alle prese con una condizione inusuale, in cui occorre imparare un “altro vedere”: il buio disorienta, sconcerta chi è abituato da sempre a fare affidamento sulla vista, ma è anche l’occasione per scoprire nuove dimensioni.

Con questa iniziativa Regione Lombardia conferma il suo impegno per una cultura accessibile a tutti. La riscoperta dei musei al buio, attraverso visite multisensoriali, non solo regala un’esperienza inedita, ma invita a riflettere sulla diversità percettiva. È un’occasione – dichiara Francesca Caruso, Assessore alla Cultura di Regione Lombardia – per valorizzare il patrimonio artistico e culturale del territorio, stimolando un’interazione più profonda tra visitatori e opere e promuovendo una maggiore consapevolezza verso il mondo delle persone ipovedenti e non vedenti“.

Quella di Una notte un museo – evidenzia Emanuele Moraschini, Presidente della Provincia di Brescia – è certamente un’esperienza multisensoriale che apre nuovi e molteplici orizzonti ai visitatori. C’è l’opportunità di ammirare da vicino una parte preziosa dello sterminato patrimonio artistico della nostra provincia. E questa è, certamente, una suggestiva modalità di valorizzazione di opere importanti sulle quali si punta un riflettore particolare, nonostante le bende che copriranno gli occhi dei visitatori. C’è poi la possibilità, grazie all’atmosfera buia, di contemplare i dipinti utilizzando una sensorialità diversa da quella a cui siamo abituati, che permette di cogliere particolari che potrebbero sfuggirci a luce piena e senza contatto diretto”.

La riscoperta del museo e delle sue opere al buio permette di vivere un’esperienza culturale calati nei panni delle persone ipovedenti e non vedenti. Questa esperienza – sottolinea Nicoletta Bontempi, Presidente di Fondazione Provincia di Brescia Eventi – corrisponde a più di un obiettivo della nostra Fondazione: valorizzare la cultura del territorio, creare reti tra realtà che condividono, seppure in luoghi diversi, progettualità comuni, incentivare un altro modo di incontrare l’arte, valorizzare il Museo con una nuova offerta di visita con prospettive differenti. Un progetto-pilota in seguito al quale potranno essere sviluppati nuovi percorsi museali inclusivi, rendendo protagonista il visitatore e promuovendo la relazione con l’altro, in un percorso di fruizione degli spazi espositivi dinamico e interattivo”.

Dopo un primo momento multisensoriale, il pubblico sarà accompagnato dagli staff dei musei all’interno delle sale, terminando l’esperienza di visita con il senso del gusto. Sarà infatti possibile assaporare le peculiarità enogastronomiche che testimoniano l’identità del territorio con degustazioni di produttori locali, veri e propri custodi di specialità alimentari e tradizioni culinarie che valorizzano i luoghi.

Il calendario delle visite | 2 turni, ore 19:30 e ore 20:30 – max 12 persone per gruppo

Giovedì 3 ottobre | Museo Civico Archeologico di Manerbio
Sabato 5 ottobre | Museo Il Divino Infante di Gardone Riviera
Martedì 8 ottobre| Musil – museo dell’energia idroelettrica di Valle Camonica a Cedegolo

Mercoledì 9 ottobre | Museo delle Armi e della tradizione armiera di Gardone Valtrompia

Venerdì 11 ottobre | Museo Dolci di Brescia
Sabato 12 ottobre | Eco Museo Valvestino, Cima Rest – Magasa
Martedì 15 ottobre | musil – Museo dell’Industria e del Lavoro di Rodengo Saiano

Partecipazione gratuita previa registrazione su Eventbrite | Una Notte Un Museo

I video realizzati per ciascun museo sono disponibili sul Canale YouTube di Fondazione Provincia di Brescia Eventi e sui siti degli enti partner

Una notte un museo

UNA NOTTE UN MUSEO

La scoperta e la riscoperta dei luoghi della cultura attraverso esperienze multisensoriali

Un Museo e il suo capolavoro dal buio alla luce, il territorio che li ospita e le visite multisensoriali sono i tasselli della seconda edizione di Una notte, un Museo, progetto ideato e promosso da Fondazione Provincia di Brescia Eventi e Provincia di Brescia con l’intento di far riscoprire Brescia e la sua provincia attraverso la cultura e le opere d’arte rappresentative dei suoi musei. Dopo il primo coinvolgimento nel 2022 di sette realtà museali – il Museo Camuno di Breno, la Collezione Paolo VI – Arte contemporanea di Concesio, la Casa Museo Zani della Fondazione Paolo e Carolina Zani, il Museo Lechi di Montichiari, il MuSa di Salò, il MAVS – Museo archeologico della Valle Sabbia e il Museo Diocesano di Brescia- con la realizzazione di sette video in notturna per raccontare le sedi e i loro territori di riferimento, l’iniziativa si presenta in una nuova veste, ampliata.

Oltre allo storytelling multimediale (firmato da A+B e Fotofficina) che invita il pubblico, attraverso la voce narrante dell’attore bresciano Luciano Bertoli, a seguire un visitatore notturno all’interno di ciascun museo, riscoprendo alla luce di una torcia il capolavoro maggiormente rappresentativo, il riconoscimento dell’AVVISO UNICO 2024 di Regione Lombardia (Ambito A – Bando a Sostegno di Progetti di Promozione Educativa Culturale) ha permesso di ampliare il progetto con un piano esperienziale prevedendo sette differenti serate con visite guidate sensoriali. Il progetto nasce dalla collaborazione con UICI Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ETS Sezione Brescia, Arte con Noi e sette nuove realtà museali: il Museo delle Armi e Tradizione Armiera di Gardone Val Trompia per la Valle Trompia; l’Eco Museo Valvestino e l’Osservatorio Astronomico di Cima Rest, in Valvestino; il Museo civico di Manerbio e del territorio per la Pianura Bresciana; il Museo Martino Dolci nel quartiere San Polo del capoluogo bresciano; il musil – Museo dell’Industria e del Lavoro di Rodengo Saiano per Sebino-Franciacorta; il musil – Museo dell’energia idroelettrica di Valle Camonica a Cedegolo e il Museo il Divino Infante di Gardone Riviera per l’area lacustre gardesana. Dall’essere prima semplici spettatori del video promozionale, nel corso delle serate dedicate i visitatori potranno vivere in prima persona, attraverso due turni, uno alle 19:30 e uno alle 20:30, la visita dei musei, attraverso un percorso multisensoriale, con delle bende sugli occhi, per riscoprire in modo alternativo, oggetti e opere custoditi. I capolavori da scoprire attraverso il tatto e il puro ascolto, attraverso tasselli, componenti, materiali di riferimento, attrezzi di lavoro e tavole tattili, saranno la Tomba del Guerriero per il Museo Civico di Manerbio, il percorso interattivo legato alle turbine nel musil di Cedegolo, l’arte del cinema nel musil di Rodengo Saiano, le testimonianze della vita della comunità agricola di Magasa nel Museo Etnografico di Cima Rest, un fucile del 1600 per il Museo delle Armi di Gardone Valtrompia, la tela “Brescia, neve in stazione” tra i dipinti di Martino Dolci nell’omonimo museo, e il Piccolo Re del XVIII secolo per il Museo Il Divino Infante di Gardone Riviera. Varcato l’ingresso, linea di confine fra la luce e il buio, il pubblico, prima della visita “tradizionale”, si troverà alle prese con una condizione inusuale, in cui occorre imparare un “altro vedere”: il buio disorienta, sconcerta chi è abituato da sempre a fare affidamento sulla vista, ma è anche l’occasione per scoprire nuove dimensioni.

Con questa iniziativa Regione Lombardia conferma il suo impegno per una cultura accessibile a tutti. La riscoperta dei musei al buio, attraverso visite multisensoriali, non solo regala un’esperienza inedita, ma invita a riflettere sulla diversità percettiva. È un’occasione – dichiara Francesca Caruso, Assessore alla Cultura di Regione Lombardia – per valorizzare il patrimonio artistico e culturale del territorio, stimolando un’interazione più profonda tra visitatori e opere e promuovendo una maggiore consapevolezza verso il mondo delle persone ipovedenti e non vedenti“.

Quella di Una notte un museo – evidenzia Emanuele Moraschini, Presidente della Provincia di Brescia – è certamente un’esperienza multisensoriale che apre nuovi e molteplici orizzonti ai visitatori. C’è l’opportunità di ammirare da vicino una parte preziosa dello sterminato patrimonio artistico della nostra provincia. E questa è, certamente, una suggestiva modalità di valorizzazione di opere importanti sulle quali si punta un riflettore particolare, nonostante le bende che copriranno gli occhi dei visitatori. C’è poi la possibilità, grazie all’atmosfera buia, di contemplare i dipinti utilizzando una sensorialità diversa da quella a cui siamo abituati, che permette di cogliere particolari che potrebbero sfuggirci a luce piena e senza contatto diretto”.

La riscoperta del museo e delle sue opere al buio permette di vivere un’esperienza culturale calati nei panni delle persone ipovedenti e non vedenti. Questa esperienza – sottolinea Nicoletta Bontempi, Presidente di Fondazione Provincia di Brescia Eventi – corrisponde a più di un obiettivo della nostra Fondazione: valorizzare la cultura del territorio, creare reti tra realtà che condividono, seppure in luoghi diversi, progettualità comuni, incentivare un altro modo di incontrare l’arte, valorizzare il Museo con una nuova offerta di visita con prospettive differenti. Un progetto-pilota in seguito al quale potranno essere sviluppati nuovi percorsi museali inclusivi, rendendo protagonista il visitatore e promuovendo la relazione con l’altro, in un percorso di fruizione degli spazi espositivi dinamico e interattivo”.

Dopo un primo momento multisensoriale, il pubblico sarà accompagnato dagli staff dei musei all’interno delle sale, terminando l’esperienza di visita con il senso del gusto. Sarà infatti possibile assaporare le peculiarità enogastronomiche che testimoniano l’identità del territorio con degustazioni di produttori locali, veri e propri custodi di specialità alimentari e tradizioni culinarie che valorizzano i luoghi.

Il calendario delle visite | 2 turni, ore 19:30 e ore 20:30 – max 12 persone per gruppo

Giovedì 3 ottobre | Museo Civico Archeologico di Manerbio
Sabato 5 ottobre | Museo Il Divino Infante di Gardone Riviera
Martedì 8 ottobre| Musil – museo dell’energia idroelettrica di Valle Camonica a Cedegolo

Mercoledì 9 ottobre | Museo delle Armi e della tradizione armiera di Gardone Valtrompia

Venerdì 11 ottobre | Museo Dolci di Brescia
Sabato 12 ottobre | Eco Museo Valvestino, Cima Rest – Magasa
Martedì 15 ottobre | musil – Museo dell’Industria e del Lavoro di Rodengo Saiano

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La scoperta e la riscoperta dei luoghi della cultura attraverso esperienze multisensoriali

Un Museo e il suo capolavoro dal buio alla luce, il territorio che li ospita e le visite multisensoriali sono i tasselli della seconda edizione di Una notte, un Museo, progetto ideato e promosso da Fondazione Provincia di Brescia Eventi e Provincia di Brescia con l’intento di far riscoprire Brescia e la sua provincia attraverso la cultura e le opere d’arte rappresentative dei suoi musei. Dopo il primo coinvolgimento nel 2022 di sette realtà museali – il Museo Camuno di Breno, la Collezione Paolo VI – Arte contemporanea di Concesio, la Casa Museo Zani della Fondazione Paolo e Carolina Zani, il Museo Lechi di Montichiari, il MuSa di Salò, il MAVS – Museo archeologico della Valle Sabbia e il Museo Diocesano di Brescia- con la realizzazione di sette video in notturna per raccontare le sedi e i loro territori di riferimento, l’iniziativa si presenta in una nuova veste, ampliata.

Oltre allo storytelling multimediale (firmato da A+B e Fotofficina) che invita il pubblico, attraverso la voce narrante dell’attore bresciano Luciano Bertoli, a seguire un visitatore notturno all’interno di ciascun museo, riscoprendo alla luce di una torcia il capolavoro maggiormente rappresentativo, il riconoscimento dell’AVVISO UNICO 2024 di Regione Lombardia (Ambito A – Bando a Sostegno di Progetti di Promozione Educativa Culturale) ha permesso di ampliare il progetto con un piano esperienziale prevedendo sette differenti serate con visite guidate sensoriali. Il progetto nasce dalla collaborazione con UICI Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ETS Sezione Brescia, Arte con Noi e sette nuove realtà museali: il Museo delle Armi e Tradizione Armiera di Gardone Val Trompia per la Valle Trompia; l’Eco Museo Valvestino e l’Osservatorio Astronomico di Cima Rest, in Valvestino; il Museo civico di Manerbio e del territorio per la Pianura Bresciana; il Museo Martino Dolci nel quartiere San Polo del capoluogo bresciano; il musil – Museo dell’Industria e del Lavoro di Rodengo Saiano per Sebino-Franciacorta; il musil – Museo dell’energia idroelettrica di Valle Camonica a Cedegolo e il Museo il Divino Infante di Gardone Riviera per l’area lacustre gardesana. Dall’essere prima semplici spettatori del video promozionale, nel corso delle serate dedicate i visitatori potranno vivere in prima persona, attraverso due turni, uno alle 19:30 e uno alle 20:30, la visita dei musei, attraverso un percorso multisensoriale, con delle bende sugli occhi, per riscoprire in modo alternativo, oggetti e opere custoditi. I capolavori da scoprire attraverso il tatto e il puro ascolto, attraverso tasselli, componenti, materiali di riferimento, attrezzi di lavoro e tavole tattili, saranno la Tomba del Guerriero per il Museo Civico di Manerbio, il percorso interattivo legato alle turbine nel musil di Cedegolo, l’arte del cinema nel musil di Rodengo Saiano, le testimonianze della vita della comunità agricola di Magasa nel Museo Etnografico di Cima Rest, un fucile del 1600 per il Museo delle Armi di Gardone Valtrompia, la tela “Brescia, neve in stazione” tra i dipinti di Martino Dolci nell’omonimo museo, e il Piccolo Re del XVIII secolo per il Museo Il Divino Infante di Gardone Riviera. Varcato l’ingresso, linea di confine fra la luce e il buio, il pubblico, prima della visita “tradizionale”, si troverà alle prese con una condizione inusuale, in cui occorre imparare un “altro vedere”: il buio disorienta, sconcerta chi è abituato da sempre a fare affidamento sulla vista, ma è anche l’occasione per scoprire nuove dimensioni.

Con questa iniziativa Regione Lombardia conferma il suo impegno per una cultura accessibile a tutti. La riscoperta dei musei al buio, attraverso visite multisensoriali, non solo regala un’esperienza inedita, ma invita a riflettere sulla diversità percettiva. È un’occasione – dichiara Francesca Caruso, Assessore alla Cultura di Regione Lombardia – per valorizzare il patrimonio artistico e culturale del territorio, stimolando un’interazione più profonda tra visitatori e opere e promuovendo una maggiore consapevolezza verso il mondo delle persone ipovedenti e non vedenti“.

Quella di Una notte un museo – evidenzia Emanuele Moraschini, Presidente della Provincia di Brescia – è certamente un’esperienza multisensoriale che apre nuovi e molteplici orizzonti ai visitatori. C’è l’opportunità di ammirare da vicino una parte preziosa dello sterminato patrimonio artistico della nostra provincia. E questa è, certamente, una suggestiva modalità di valorizzazione di opere importanti sulle quali si punta un riflettore particolare, nonostante le bende che copriranno gli occhi dei visitatori. C’è poi la possibilità, grazie all’atmosfera buia, di contemplare i dipinti utilizzando una sensorialità diversa da quella a cui siamo abituati, che permette di cogliere particolari che potrebbero sfuggirci a luce piena e senza contatto diretto”.

La riscoperta del museo e delle sue opere al buio permette di vivere un’esperienza culturale calati nei panni delle persone ipovedenti e non vedenti. Questa esperienza – sottolinea Nicoletta Bontempi, Presidente di Fondazione Provincia di Brescia Eventi – corrisponde a più di un obiettivo della nostra Fondazione: valorizzare la cultura del territorio, creare reti tra realtà che condividono, seppure in luoghi diversi, progettualità comuni, incentivare un altro modo di incontrare l’arte, valorizzare il Museo con una nuova offerta di visita con prospettive differenti. Un progetto-pilota in seguito al quale potranno essere sviluppati nuovi percorsi museali inclusivi, rendendo protagonista il visitatore e promuovendo la relazione con l’altro, in un percorso di fruizione degli spazi espositivi dinamico e interattivo”.

Dopo un primo momento multisensoriale, il pubblico sarà accompagnato dagli staff dei musei all’interno delle sale, terminando l’esperienza di visita con il senso del gusto. Sarà infatti possibile assaporare le peculiarità enogastronomiche che testimoniano l’identità del territorio con degustazioni di produttori locali, veri e propri custodi di specialità alimentari e tradizioni culinarie che valorizzano i luoghi.

Il calendario delle visite | 2 turni, ore 19:30 e ore 20:30 – max 12 persone per gruppo

Giovedì 3 ottobre | Museo Civico Archeologico di Manerbio
Sabato 5 ottobre | Museo Il Divino Infante di Gardone Riviera
Martedì 8 ottobre| Musil – museo dell’energia idroelettrica di Valle Camonica a Cedegolo

Mercoledì 9 ottobre | Museo delle Armi e della tradizione armiera di Gardone Valtrompia

Venerdì 11 ottobre | Museo Dolci di Brescia
Sabato 12 ottobre | Eco Museo Valvestino, Cima Rest – Magasa
Martedì 15 ottobre | musil – Museo dell’Industria e del Lavoro di Rodengo Saiano

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La scoperta e la riscoperta dei luoghi della cultura attraverso esperienze multisensoriali

Un Museo e il suo capolavoro dal buio alla luce, il territorio che li ospita e le visite multisensoriali sono i tasselli della seconda edizione di Una notte, un Museo, progetto ideato e promosso da Fondazione Provincia di Brescia Eventi e Provincia di Brescia con l’intento di far riscoprire Brescia e la sua provincia attraverso la cultura e le opere d’arte rappresentative dei suoi musei. Dopo il primo coinvolgimento nel 2022 di sette realtà museali – il Museo Camuno di Breno, la Collezione Paolo VI – Arte contemporanea di Concesio, la Casa Museo Zani della Fondazione Paolo e Carolina Zani, il Museo Lechi di Montichiari, il MuSa di Salò, il MAVS – Museo archeologico della Valle Sabbia e il Museo Diocesano di Brescia- con la realizzazione di sette video in notturna per raccontare le sedi e i loro territori di riferimento, l’iniziativa si presenta in una nuova veste, ampliata.

Oltre allo storytelling multimediale (firmato da A+B e Fotofficina) che invita il pubblico, attraverso la voce narrante dell’attore bresciano Luciano Bertoli, a seguire un visitatore notturno all’interno di ciascun museo, riscoprendo alla luce di una torcia il capolavoro maggiormente rappresentativo, il riconoscimento dell’AVVISO UNICO 2024 di Regione Lombardia (Ambito A – Bando a Sostegno di Progetti di Promozione Educativa Culturale) ha permesso di ampliare il progetto con un piano esperienziale prevedendo sette differenti serate con visite guidate sensoriali. Il progetto nasce dalla collaborazione con UICI Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ETS Sezione Brescia, Arte con Noi e sette nuove realtà museali: il Museo delle Armi e Tradizione Armiera di Gardone Val Trompia per la Valle Trompia; l’Eco Museo Valvestino e l’Osservatorio Astronomico di Cima Rest, in Valvestino; il Museo civico di Manerbio e del territorio per la Pianura Bresciana; il Museo Martino Dolci nel quartiere San Polo del capoluogo bresciano; il musil – Museo dell’Industria e del Lavoro di Rodengo Saiano per Sebino-Franciacorta; il musil – Museo dell’energia idroelettrica di Valle Camonica a Cedegolo e il Museo il Divino Infante di Gardone Riviera per l’area lacustre gardesana. Dall’essere prima semplici spettatori del video promozionale, nel corso delle serate dedicate i visitatori potranno vivere in prima persona, attraverso due turni, uno alle 19:30 e uno alle 20:30, la visita dei musei, attraverso un percorso multisensoriale, con delle bende sugli occhi, per riscoprire in modo alternativo, oggetti e opere custoditi. I capolavori da scoprire attraverso il tatto e il puro ascolto, attraverso tasselli, componenti, materiali di riferimento, attrezzi di lavoro e tavole tattili, saranno la Tomba del Guerriero per il Museo Civico di Manerbio, il percorso interattivo legato alle turbine nel musil di Cedegolo, l’arte del cinema nel musil di Rodengo Saiano, le testimonianze della vita della comunità agricola di Magasa nel Museo Etnografico di Cima Rest, un fucile del 1600 per il Museo delle Armi di Gardone Valtrompia, la tela “Brescia, neve in stazione” tra i dipinti di Martino Dolci nell’omonimo museo, e il Piccolo Re del XVIII secolo per il Museo Il Divino Infante di Gardone Riviera. Varcato l’ingresso, linea di confine fra la luce e il buio, il pubblico, prima della visita “tradizionale”, si troverà alle prese con una condizione inusuale, in cui occorre imparare un “altro vedere”: il buio disorienta, sconcerta chi è abituato da sempre a fare affidamento sulla vista, ma è anche l’occasione per scoprire nuove dimensioni.

Con questa iniziativa Regione Lombardia conferma il suo impegno per una cultura accessibile a tutti. La riscoperta dei musei al buio, attraverso visite multisensoriali, non solo regala un’esperienza inedita, ma invita a riflettere sulla diversità percettiva. È un’occasione – dichiara Francesca Caruso, Assessore alla Cultura di Regione Lombardia – per valorizzare il patrimonio artistico e culturale del territorio, stimolando un’interazione più profonda tra visitatori e opere e promuovendo una maggiore consapevolezza verso il mondo delle persone ipovedenti e non vedenti“.

Quella di Una notte un museo – evidenzia Emanuele Moraschini, Presidente della Provincia di Brescia – è certamente un’esperienza multisensoriale che apre nuovi e molteplici orizzonti ai visitatori. C’è l’opportunità di ammirare da vicino una parte preziosa dello sterminato patrimonio artistico della nostra provincia. E questa è, certamente, una suggestiva modalità di valorizzazione di opere importanti sulle quali si punta un riflettore particolare, nonostante le bende che copriranno gli occhi dei visitatori. C’è poi la possibilità, grazie all’atmosfera buia, di contemplare i dipinti utilizzando una sensorialità diversa da quella a cui siamo abituati, che permette di cogliere particolari che potrebbero sfuggirci a luce piena e senza contatto diretto”.

La riscoperta del museo e delle sue opere al buio permette di vivere un’esperienza culturale calati nei panni delle persone ipovedenti e non vedenti. Questa esperienza – sottolinea Nicoletta Bontempi, Presidente di Fondazione Provincia di Brescia Eventi – corrisponde a più di un obiettivo della nostra Fondazione: valorizzare la cultura del territorio, creare reti tra realtà che condividono, seppure in luoghi diversi, progettualità comuni, incentivare un altro modo di incontrare l’arte, valorizzare il Museo con una nuova offerta di visita con prospettive differenti. Un progetto-pilota in seguito al quale potranno essere sviluppati nuovi percorsi museali inclusivi, rendendo protagonista il visitatore e promuovendo la relazione con l’altro, in un percorso di fruizione degli spazi espositivi dinamico e interattivo”.

Dopo un primo momento multisensoriale, il pubblico sarà accompagnato dagli staff dei musei all’interno delle sale, terminando l’esperienza di visita con il senso del gusto. Sarà infatti possibile assaporare le peculiarità enogastronomiche che testimoniano l’identità del territorio con degustazioni di produttori locali, veri e propri custodi di specialità alimentari e tradizioni culinarie che valorizzano i luoghi.

Il calendario delle visite | 2 turni, ore 19:30 e ore 20:30 – max 12 persone per gruppo

Giovedì 3 ottobre | Museo Civico Archeologico di Manerbio
Sabato 5 ottobre | Museo Il Divino Infante di Gardone Riviera
Martedì 8 ottobre| Musil – museo dell’energia idroelettrica di Valle Camonica a Cedegolo

Mercoledì 9 ottobre | Museo delle Armi e della tradizione armiera di Gardone Valtrompia

Venerdì 11 ottobre | Museo Dolci di Brescia
Sabato 12 ottobre | Eco Museo Valvestino, Cima Rest – Magasa
Martedì 15 ottobre | musil – Museo dell’Industria e del Lavoro di Rodengo Saiano

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