TORRE DELL’OROLOGIO
SALO’
Porta di ingresso al borgo fortificato di Salò; le sue origini risalgono al Duecento, quando il comune rinforzò la sua cinta muraria difensiva e costruì questa porta, in corrispondenza di una rocca di poco esterna alle mura, dotata di una torre su cui fino al Settecento vi era un orologio.
L’accesso avveniva mediante un ponte levatoio sotto cui si estendeva una profonda fossa riempita con l’acqua lacustre; da qui la denominazione attuale della zona, detta “La Fossa”. Fino al XVI secolo questa era la Porta della Rocca o della Fossa, per distinguerla dalla porta aperta sul lato opposto del borgo, a est, ancora oggi esistente, inizialmente detta della Fornace, e dal XV secolo del Carmine, per la prossimità con un convento carmelitano, oggi scomparso.
Nel corso del Settecento cambiò nome in Porta Nuova e poi in Porta dell’Orologio: in quella fase si registrano infatti interventi radicali sulla struttura che hanno determinato parte dell’aspetto attuale. Nel 1766 alla porta venne aggiunto il registro superiore e si decise di collocarvi un nuovo orologio pubblico, ampio e ben visibile ai cittadini, a differenza di quello della più antica torre fortilizia, in seguito demolita. Alla fase settecentesca risalgono anche l’elegante timpano che sovrasta il quadrante dell’orologio e la balaustra laterale, ornata da vasi decorativi. L’orologio attuale è ancora quello settecentesco, realizzato da Bortolo Antonio Bertolla, orologiaio originario della Val di Non.