PALAZZO WIMMER

GARDONE RIVIERA

Secolare è la storia di questo edificio stile liberty costruito durante la stagione della Belle Époque gardesana; originariamente, nel 1909, venne realizzato per funzionare come Kurhaus, cioè come locale pubblico destinato all’intrattenimento di una clientela di cura che, a Gardone Riviera, al tempo, era costituita da 12.000 persone, soprattutto tedeschi e poi anche inglesi, polacchi e russi. Già in quegli anni la tranquilla località era frequentata da turisti stranieri, provenienti da tutta Europa, per godere del clima mite e salutare del Garda. Nei primi anni del ‘900 ospitò concerti, veglioni e per un periodo fu anche sala da gioco d’azzardo, fin quando venne chiusa da un provvedimento fascista. L’immobile fu acquistato dal Comune nel 1917 e col tempo iniziò ad ospitare anche altri eventi: conferenze, concerti pomeridiani, spettacoli secondo il modello dei luoghi di cura mitteleuropei, fecero imporre la struttura come la maggiore attrazione della zona. In anni più recenti il salone divenne cinema, restando in attività fino alla chiusura definitiva a causa del terremoto del 2004. Nel 2015 è iniziato l’atto di recupero e riqualificazione che si è concluso nel 2021, a seguito di un importante percorso di restauri. Ad oggi l’ edificio, contenente nuovi arrendi in linea con lo stile originale, mostra al suo interno affreschi, decori, lampadari autentici, ed è stato convertito a sala polifunzionale dotata di palco con impiantistiche audiovisive moderne, al fine di ospitare qualsiasi genere di spettacolo. Il palazzo è tornato ad avere un’importante funzione pubblica, grazie alla splendida sala che, a piena capienza, contiene fino a 200 persone. Parallelamente, continua la sua attività anche il ristorante adiacente affacciato direttamente sul lago, appartenente al blocco originale dell’edificio.

L’ex Casinò, in seguito al recente restauro, è stato intitolato all’Ingegnere Luigi Wimmer, pioniere del turismo locale. Luigi Wimmer (1842-1883) nato a Retz (Austria), Sindaco di Gardone Riviera nel 1881, fu il primo ad intuire le potenzialità benefiche del microclima gardesano. Di salute precaria, Wimmer si ritirò a Gardone nel 1875, dove acquistò un podere a Cargnacco, che mezzo secolo dopo sarebbe stato trasformato da d’Annunzio nel Vittoriale, e vi costruì una modesta pensione in riva al lago. Fu il primo nucleo dell’odierno Grand Hotel Gardone e, soprattutto, la scintilla che avviò la trasformazione del povero borgo di pescatori e contadini, pressoché sconosciuto, in una celebre stazione climatica invernale. Fu il primo passo verso la trasformazione turistica del piccolo paese, il quale durante il suo mandato come Sindaco si integrerà di nuove e fondamentali infrastrutture come l’acquedotto, l’ufficio postale e l’attracco dei battelli. A causa della propria cagionevolezza, morirà a soli 41 anni proprio nella Città Giardino, diventando, nonostante la morte prematura, uomo simbolo della vocazione turistico ricettiva della nostra riviera.