CHIESA DI SANT’AGOSTINO

CREMONA

Eretta fra il 1339 e il 1345 nelle forme tipiche del gotico monastico lombardo, subì numerosi rimaneggiamenti degli spazi interni, conservando della forma originaria solo la struttura della facciata.
Centro di una vivace vita religiosa e culturale grazie alla presenza dell’attiguo monastero dell’Ordine degli Agostiniani, la chiesa si arricchì nei secoli di importanti opere d’arte tra cui bassorilievi e sculture, gli affreschi e una tavola del Perugino del 1494.

Il 15 novembre è stato presentato a Cremona il restauro dell’organo Tezani-Bossi (1533-1853) della chiesa, realizzato da Pietro Corna di Leffe (Bg) e seguito dal maestro Marco Ruggeri, consulente per gli organi presso l’Ufficio diocesano per i Beni culturali ecclesiastici.

L’organo, costruito da Francesco Bossi nel 1852-53 ed inaugurato da Vincenzo Petrali il 16 giugno 1853, contiene un consistente nucleo di canne dell’organo edificato da Nicolò Tezani nel 1533, che rappresenta il materiale fonico più antico della diocesi di Cremona.

La cassa lignea di autore non noto è risalente all’organo di Tezani, con un prospetto di canne articolato in tre campate (11+9+11) di cui le laterali edificate da Francesco Bossi, mentre la centrale è attribuibile a Tezani. Lo strumento – con tastiera di 69 tasti – contiene 2351 canne, di cui 179 di legno.

Il restauro è stato reso possibile grazie al contributo della Fondazione Comunitaria Cariplo e al Fondo dell’8 per mille della Conferenza Episcopale Italiana.