CHIESA DI SANT’AGATA

CREMONA

Lungo corso Garibaldi, all’altezza dello slargo che definisce una piccola piazza, di fronte al medievale Palazzo Cittanova, spicca la neoclassica facciata della Chiesa di S. Agata. Questa richiama maestosamente le linee di un tempio greco, con pronao ionico esastilo elevato su gradinata, trabeazione e frontone a timpano, decorato da grande complesso scultoreo rappresentate il Martirio di S. Agata, frutto dell’intervento Ottocentesco dell’architetto Luigi Voghera. L’impianto interno della chiesa, a cinque navate, è opera Quattrocentesca del cremonese Bernardino de Lera. Il vasto spazio interno del tempio risulta ulteriormente dilatato in senso orizzontale per l’innalzamento del piano pavimentale dovuto all’aggiunta della gradinata esterna. Nella chiesa sono conservate opere di notevole importanza: vicino all’ingresso è collocato il Mausoleo Trecchi, proveniente dalla Chiesa di S. Vincenzo, opera di inizio Cinquecento di Gian Cristoforo Romano, massimo esponente della cultura romana del Rinascimento; nella cappella di S. Agata è custodita la preziosissima Tavola di S. Agata, capolavoro di un anonimo maestro della pittura lombarda duecentesca, dipinta su entrambi i lati (un lato raffigura la Madonna in trono con Bambino e l’altro Storie di S. Agata), da sempre oggetto di grande devozione. Di notevole valore artistico è anche il ciclo di affreschi del presbiterio, raffigurante episodi tratti dal Martirio di S. Agata, realizzato nel 1537 da Giulio Campi, dove l’inserimento di elementi architettonici dipinti a separare le singole scene crea uno straordinario effetto illusionistico.